Dal 1961 al 1970

1969

A Taranto sono in corso vari saggi di scavo in contrada «Pizzone», nella zona dove sorgerà il nuovo ponte sul Mar Piccolo che unirà appunto il Pizzone a Punta Penna. Si rinvengono tombe databili al VI e al IV-III secolo a.C. In qualcuna di queste ultime sepolture sono stati raccolti corredi con pregevoli statuette ellenistiche e ceramica Gnathia (tav. LV, 1). Nella stessa località va segnalata la scoperta di un quartiere di ceramisti a giudicare dalla presenza di ambienti con contiguo forno per la cottura dei vasi (tav. LV, 2); mentre nessun elemento nuovo è emerso utile per ubicare il noto santuario di PersephoneKore, dove il Viola raccolse numerosissime terrecotte votive.

Altre tombe continuano a rinvenirsi a Taranto nel corso dei lavori di edilizia urbana nelle contrade «Tesoro», «Vaccarella», «Carmine», «Lupoli», «Tre Carrare» e «Rione Italia». Notevole in via Lucania il rinvenimento di un blocco di carpano con marca di cava incisa e appartenente alle antiche mura della città. Nei dintorni di Taranto, a Palagiano, in contrada «Fontana del Fico», è venuta casualmente in luce nel marzo scorso una tomba a fossa scavata nel tufo e databile al IV secolo a.C. Vi è stata raccolto qualche frammento di rilievo in pietra tenera, certamente pertinente al naiskos che sormontava la sepoltura, nonché oggetti di corredo comprendenti: una specchio bronzeo, un monile di argilla dorata, fibule in bronzo e ceramica apula a figure rosse di produzione tarentina (tav. LVI, 1).

A Porto Saturo nuovi scavi hanno messo in luce ambienti con hypocaustum e mosaici del II-III secolo d. Cr. nella zona villa romana.

FELICE GINO LO PORTO